giovedì 9 dicembre 2010

Round 1

Ottobre 1999

Molti di voi si ricorderanno che Figth Club uscì nelle sale cinematografiche, diventando inizialmente un flop colossale, in Italia proprio il 1999…..
Regia di  David fischer (un genio ancora incompreso a quel tempo), come attore c'era Brad Pitt che doveva salvare il film dagli incassi molto improbabili data la pellicola, visto che quello era il suo momento, e Edward Norton che doveva invece provare a fare il grande salto, magari rischiando un po’, magari con qualcosa di diverso. 
Il film fu  tratto dal romanzo omonimo di Chuck Palahniuk, uno scrittore che ancora non si era fatto notare nel mondo della letteratura,  ora se uno non si fa notare con un nome così, in motivo ci doveva essere….
Se molti di voi si ricordano perfettamente che in quel anno usciva Figth Club, nessuno sa che il sottoscritto in quello stesso anno varcava l’ingresso dell’Università per la sua prima volta (vabbè non fatevene una colpa, non era proprio una notizia da prima pagina)!
Così l'ottobre del 1999 io passavo un’enorme cancello a bordo di un piccolo Si, comprato dai miei nel lontano 1991, all’età di 14 anni (me lo regalarono i miei perchè ero stato promosso, anche se andando a fondo con i ricordi, l’anno dopo mia sorella fu bocciata ed ebbe lo scooter, io questi li chiamo: misteri di famiglia “X-family”)
Quell’ottobre del 1999 lo ricordo perfettamente, indossavo un paio di All Stars rosse, ed un bomber da college stile Michael Jay Fox nel film “Ritorno al futuro”, i miei me l’avevano comprato  qualche anno prima perché ero stato rimandato…..mi dissero: "vabè te lo regaliamo lo stesso ma solo perché ci sono gli sconti del 40%"

Ora solo se qualcuno ci è passato può capire come ci si sente un ragazzo che da un piccolo paese di provincia, viene scaraventato nella bolgia di una città, in un mondo che non conosce dentro un altro mondo parallelo di cui uno non sa nulla, quello dell’università, se tutto questo non bastasse, ti trovi anche a condividere una casa di studenti invasati, avvolti da un profumo che ti ricorda la Giamaica....
Immerso però anche nell’odore di una mensa dai sapori indescrivibili che ti riporta subito a Napoli.
Dentro libri enormi che hanno molte più di pagine dei riassunti che copiavi dal primo della classe!
Insomma quel momento lì è una matriosca di paure!
Pensi, ma che cazzo ho fatto in tutti questi anni???? 
A parte innamorarmi della più carina del paese che non me l’ha neanche data!!! (stronza!!!)
Ma la cosa che ti fa incazzare di più in assoluto, è che tutti, sottolineo tutti, sanno che sei una matricola.
Sei fregato, e non ci puoi fare niente, perchè quando sei una matricola si vede dagli occhi, si vede dal movimento impacciato delle braccia, si sente dalla voce insicura, e questo vale anche se tu provi a fare finta di essere tranquillo, anche se ti prendi un sigaretta facendo finta di essere Dustin Hoffman in “Il laureato”.
Perchè nella vita sono sempre i piccoli dettagli a fare la differenza...del tipo:
tu non sei Dustin Hoffman …..e non sei laureato, non solo, ti mancano ancora tutti gli esami…..praticamente puoi sembrare e anche lontanamente ad Alvaro Vitali in “La liceale nella classe dei ripetenti”
Che sei una matricola lo sanno le ragazze, e quelle che non lo sanno verranno avvisate da qualche maschio stronzo 10 anni fuori corso…"Hai visto le nuove matricole? Guarda quello in fondo, ha pure le scarpe rosse come la protagonista del mago di OZ, Doroty".
Posteggio il SI truccato davanti al portone della mia facoltà, che fa un rumore e un fumo pazzesco….
Un ragazzo appena mi fermo, mi dice…"Oooo...Se qualcuno ti chiede del fumo buono, digli di attaccarsi alla tua marmitta"
aahhh ahhh ahhhh alla battuta ridono in 30 circa…
Io accenno un sorriso….penso, Ale accenna solo un piccolo sorriso e basta…
Perché se non lo fai e ti prendi troppo sul serio sei spacciato...ti prenderanno subito di mira,
e poi ricorda  è sempre meglio che ridere troppo sembrando un deficiente!
Il mio vecchio SI aveva il cavalletto di lato, in paese li avevo fregati tutti, piccoli bastardi…. Merito sopratutto del mio amico “Franco u SI”, che non faceva il meccanico, si occupava di corse clandestine di  SI , il nome “Franco u SI”,  veniva fuori dal fatto che per sistemare un motorino ci metteva in media circa 3 anni, e tu che continuavi a ripetergli..."Franco u SI? Franco u SI?".
Lui però di SI ne sapeva più di tutti i meccanici della zona….
Per lui il SI non doveva avere le ruote, queste ultime erano un optional…
Il SI doveva avere a bordo delle Hostess e degli Stuart, perché, per lui, doveva volare!
Anche a costo che il rumore dopo il “piccolo” ed invisibile trucco, diventava insopportabile, 
Per lui non era un problema…mi diceva:"Hai mai visto dei jet silenziosi tu?".
Non so se avete mai avuto un si, ma se siete cresciuti negli anni 80, fra ragazze che volevano sposare i Duran Duran, ma intanto si facevano mettere incinte dai tossici deilpaese, e deficienti che si facevano chiamare paninari, ovvero ragazzi che avevano al posto del cervello un grande panino che strabordava di ketchup e maionese, ecco se i tempi erano quelli, allora avevate anche voi il vostro SI!
Il Si era la condizione sociale in cui versava un giovane cresciuto a cavallo degli anni 80-90 
Perché significava: adesso non sono meglio degli altri, ma almeno esisto, almeno lottiamo ad armi pari!
Quando si diceva voglio il SI, era una richiesta obbligata, perché in realtà non c’era niente altro!
Perché il SI non era bello, ma neanche brutto, era il motorino, fine del discorso.
Si ti volevi buttare nel baratro del ragazzo inutile, potevi puntare al Boxer o al Grillo, un mio amico aveva comprato quest’ultimo è non è stato mai invitato ad una festa, neanche adesso che ha 30 anni (gli è stato detto, certe cose non si dimenticano!)
Chi aveva il SI aveva un grosso problema, quando lo posavi su cavalletto e ti sedevi sopra, il cavalletto tendeva a piagarsi, con la spiacevole sensazione di fare delle scintille in qualche curva, oppure di bloccarsi in qualche buca mentre tu volavi davvero verso la destinazione.
La cosa che ti faceva seccare di più, e che sapendo la faccenda tu non ti sedevi più, ma trovavi sempre qualcuno seduto al posto tuo. C’erano soprattutto i ragazzi che lavoravano ai cantieri del paese (quelli degli anni 80, quelli quando al potere c’era la DC, quelli che mangiavano ma facevano mangiare). Nei cantieri del paese era un classico  uno si muove mentre gli altri mangiavano panini, e quello che muoveva gli arti era però anche quello che si occupava di fare la lista dei panini e andarli a prendere! Insomma era l'unico a “spaccarsi il culo”, i ragazzi dei cantieri oltre a perseguire lo loro maggiore attività, mangiare panini e bere birra, avevano l'abitudine durante la pausa di sedersi nel mio motorino posteggiato in piazza e di votare sempre per chi gli prometteva un posto al cantiere, che significava anche un posto a sedere nel mio motorino.
L'estasi totale veniva raggiunta dal sentire il comizio seduti sul mio SI che piazzavano in prima fila...
Ma al tempo li avevo fregati tutti, con il mio amico “Franco u SI” avevamo escogitato il cavalletto stile Harley Davidson, questo scherzetto mi era costato anche più del SI, “Franco u SI" dopo quella volta divenne per me Franco u Ladru! (ma questa è un’altra storia molto Fight Club fra lui e me).
Il nuovo cavalletto con il resto del SI non c’entrava un cazzo, ma era utile…
Anche se a dire il vero i cantieri non chiusero….chiusero quando finirono i soldi... perchè tutti avevano mangiato e fatto mangiare troppo...
Capì con il tempo che la Sicilia è piena di gente obesa e chi non mangiava non solo era magro ma saltava in aria … come Peppino Impastato.
Il cavalletto risultò molto utile perchè da quel giorno in poi la gente si sparpaglio nei bar, nelle sale bingo…nelle botteghe del vino, ….qualcuno sta ancora girando in piazza per cercare un'altro SI dove sedersi!
Mi ricordai in una manciata di secondi tutta questa faccenda, tutto questo, mentre con il piede facevo scattare il cavalletto……era l’abitudine dei movimenti che ormai erano diventati più veloci del pensiero. 
Cosi una volta che il SI era ormai inclinato in posizione chopper, realizzai subito un nuovo triste pensiero, Ale sei pronto??? Perchè stai per fare la tua prima figura di merda all’università!!!
Il mio arrivo fu distratto per qualche secondo da un tizio con una borsa di pelle che tutti salutavano con grande rispetto…mi passo a lato e mi disse: "complimenti per il bolide…."
Risero tutti insieme…erano i trenta di primi, ma che nel frattempo erano diventati 60.
Gli stronzi si riproducono facilmente, sussurrai a denti stretti, piccoli bastardelli…. succhia stipendio,
questa è un opera d’arte di “Franco u SI”
Subito dopo si sentì una ragazza che urlò.…"Professore quando fissa l’appello di chimica Organica?"
La giornata non era ancora incominciata e girando fra le aule della facoltà, afferri quella spiacevole sensazione di vedere gli sguardi di chi pensa: "Ecco la solita matricola che non sa dove andare, guarda ora sbaglia aula e ci chiede dov’è il corso del primo anno…."
Fu così che per non fare quello che si era perso, e non sapeva dove andare…..vidi un foglio appeso alla porta che riportava la scritta "Cineforum oggi alle ore 15:30 aula D, proiezione del film: Fight Club".
In basso al manifesto un enorme A, ed una scritta collettivo universitario Anarchico!
Ora io ci ero finito per sbaglio davanti a quella aula e mancavo 5 minuti alla proiezione….ma mi decisi quasi subito, mi passò accanto una bionda molto carina che entro senza esitare, quindi per un istinto del tutto animale che prese il sopravvento, la seguì...

Tutto era pronto per l’inizio del film…
Presi posto….ma dopo qualche istante un tizio che non sembrava appartenente a quel mondo … ma a qualcosa di molto più grande (aveva cicatrici da chi aveva dormito al porto…e il portamento di chi veniva dal più elegante Hotel della città) mi chiese: "Posso sedermi?"
E poi dal sedile prese a parlarmi..."Bello il SI fuori…credi che il problema sia il SI vero? No fratello sei fuori strada…fattene una ragione...Il problema è che con quel casco in testa non ti parlerà mai nessuno…comunque chi ti ha truccato il motorino è un grande davvero, dovrei conoscerlo…
La vuoi sapere un cosa?
Lo sai perché sono tutti qui per vedere questo film?
Sono qui perchè tutti hanno in testa la bionda del collettivo che terra un dibattito sul libro di Naomi Klein : No logo…Tutti qui puntuali perché vorrebbero scoparsela, eccoti la vera risposta che avrai da questo film,
perchè questa è l’unica realtà che si respira qui dentro..."
"Lo sai, in facoltà dicono che abbia fatto sesso con tre uomini contemporaneamente….Vedi per me questo è un argomento molto più reale che parlare di globalizzazione…La realtà … questo è quello che ci manca… quando la globalizzazione e questo modello ci porterà alla miseria…. Solo allora ci ricorderemo della realtà e dalle macerie eleveremo davvero i dialoghi a qualcosa di interessante...Scopo di ogni uomo dovrebbe essere la ricerca della verità!!!"
"In sostanza attualmente preferisco parlare con la bionda del collettivo di sesso…che ne dici?"

Andò così … e fu quella la prima volta che io vidi Pino Pullella …