sabato 25 giugno 2011

Una generazione ferma allo stop!

 
Ho letto l’ennesimo articolo di economia dove il nostro ministro Tremonti, continua a sostenere che la politica di questo paese è solida,
che il debito pubblico è uno spauracchio della sinistra e che il tasso di disoccupazione non aumenta, ma che sostanzialmente non diminuisce.
Dopo anni di valori negativi, lui conclude con un successo, il lavoro svolto dal governo di questo paese….

Soddisfatto chiudo il giornale…
mi assale una grande voglia di far festa!

Sono 11:30 penso che sia troppo tardi per organizzare una festa… Allora prendo le chiavi per uscire, andrò al pub a bere qualcosa con gli amici,
per raccontare a tutti, se qualcuno non se ne fosse accorto, quanto straordinario è la vita nel nostro paese!
Appena seduto in macchina, pronto per girare le chiavi per accendere il quadro,
la mia super carrozza diventa una zucca…
ed è così che la favola finisce.
Vi sembrerà strano ma va tutte le volte così…
Appena salgo in macchina pronto per ruotare la chiave mi intristisco improvvisamente…
così da restare in macchina per delle ore, mentre le note di un nostalgico Tom Waits … rendono tutto ancora più buio…


La domanda più ricorrente nelle mie nottate in macchina, fa più o meno cosi:
Caro ministro Tremonti:
Perché immerso in questo benessere, io ho la panda?

Per essere più precisi perché:
ormai da 15 anni, la Panda è l’unica a automobile che io posso permettermi?
Inizio una discussione fra me ed il cruscotto, che porta ad una semplice conclusione:
Per capire l’economia basta tenere sotto controllo la proporzione fra il bene più rilevante della nostra società, l’automobile, ed il benessere…
In questo moto Tracciando una serie di punti si capisce facilmente la crescita economia del paese!

Esempio:
Nel periodo del Boom economico i miei hanno acquistato la famosa Simca, macchina dell’impiegato fine anni 70 inizio anni 80, sostituendola alla ancor più mitica cinquecento, macchina che ha segnato l’inizio della svolta economica in questo paese, simbolo di un Italia pronta al mercato, di insegnanti usciti da famoso 68,
entusiasti ed in carriera, di impiegati fieri del loro lavoro pubblico e di imprenditori ed operai ancora attenti alle regole…

Non ho capito mai come i miei potessero fare l’amore in cinquecento…eppure ogni volta che ci penso concludo che i miei avevano un gran fisico, erano degli artisti circensi senza saperlo…

Tornado all’economia credo che il punto fondamentale della mia teoria sta nel fatto che loro, nel corso degli anni aumentavano il loro tenore di vita che camminava di pari passo con la possibilità di cambiare automobili, sostituendole con altre sempre migliori e più comode…
Così dopo la simca fu la volta della Peugeot 205 e poi della Passat station vagon….adesso in pensione sono in cerca di un SUV.
Il grafico visto alla fine di questa dissertazione…sembra quello della borsa di zio Paperone, che supera addirittura il riquadro, andando fuori dai contorni…
Insomma i miei avranno incominciato facendo l’amore in modo un po’scomodo, ma in seguito non si sono più fatti mancare neanche gli optional…

Io da 15 anni giro in panda e penso che qualcosa non và….
A dirla tutta all’inizio della mia Panda ne andavo fiero, perché a 18 anni non ti interessa molto, in fondo quel passaggio è uno dei salti più importanti della tua vita….perchè la macchina a 18 anni non è solo una semplice macchina è il tuo appartamento con le ruote, la cosa che ti permette di muoverti in libertà ma finalmente anche se pur scomodo, il posto più sicuro dove fare l’amore.
A dire il vero c’erano anche le seconde case dei genitori degli amici, che usavano solo per le vacanze, ma se qualcosa fosse andato storto che gli dicevi?

Siamo una coppia in crisi che abbiamo bisogno di nuovi stimoli e ci eccitiamo a far l’amore a casa di altri…

Oppure ….

Scusate Siamo due ladri, ci è venuto un senso di colpa ed abbiamo capito che solo amandosi l’un l’altro e non fregando il prossimo, il mondo sarà migliore….

O invece …

Suo figlio doveva essere con noi ma ci ha dato buca, vatti a fidare degli amici!

Insomma era meno rischioso in macchina,
a parte qualche poliziotto “simpaticissimo” che ti veniva a cercare con la torcia, chiedendoti la classica frase:
Cosa state facendo da queste parti?
Chi noi? Mmm eeee
Sa abbiamo un esame fra una settimana questo è il laboratorio di pratica…stiamo studiando Anatomia!

In definitiva, l’auto restava il posto più sicuro, e poi diciamo che si pensava alla sostanza, l’importante era farlo, il posto era molto e sottolineo molto secondario…

Così la mia prima volta è stata in panda, la ricordo ancora perfettamente, la tragica notte della prima volta in macchina, secondo me se la ricordano tutti (sempre secondo me però nessuno, soprattutto agli amici, l’ha mai raccontata nella sua verità!)

Il momento cardine che poteva far saltare tutto rendendo tutto ridicolo, oppure ridicolo solo in parte, era racchiuso negli attimi che andavano dal bacio in posizione da seduti alla posizione che poi diventava semiorizzontale (questo angolo geometrico, sottovalutato dagli ingegneri delle automobili, per me invece importantissimo, risulta in ogni vettura sempre diverso)
Consiglio:
prima di acquistare un automobile chiedete alla ragazza superfiga che parla velocissima delle caratteristiche della macchina da acquistare…di farvi controllare l’angolo di inclinazione del sedile…
non sottovalutatelo buttando a monte i momenti più belli “sempre fra virgolette” che potreste vivere in macchina.

Il momento del passaggio da seduti a semiorizzontali è fondamentale, all’età di 18 anni corrisponde ad un pensiero fisso:
se riesco ad abbassare il suo sedile lei me la dà!

Quel passaggio è una tragedia, per questo che ho dei seri dubbi sugli ingegneri che progettano autovetture…
ci sono due grandi brevetti e due diversi approcci a cui si avvalgono i costruttori di automobili:
il primo consiste nel famoso blocco con un ferro, posto laterale o sotto il sedile, che si abbassa con una lieve pressione del corpo,
questo principio non ti fa scendere giù delicatamente,
ma ti sbatte letteralmente sul sedile…
stile:
discesa in un ottovolante…
ti baci per un secondo prima poi molli la presa…
ti metti seduto, fai forza sulla mano e sulla schiena, e poi ti butti all’ingiù….
Tutto questo possibilmente senza baciarti, altrimenti tiri giù con forza anche lei e la collisione dell’impatto porta a capocciate pazzesche…
un mio amico perse molto sangue dal naso venendo colpito da lei sul setto nasale…altri a causa dello stesso motivo hanno rotto decine di occhiali…
Inoltre se ci pensate non è molto romantico..
Un secondo prima ti bacio…il secondo dopo ti trombo!
Il secondo brevetto sta nella famosa rotella molto più grande della tua mano…durissima che devi ruotare in un senso (non ho mai capito quale),
che porta il sedile a scendere lentamente…
ecco forse, questo passaggio invece diventa troppo lento, spesso in macchina i preliminari sono lunghissimi perché non si riesce a scendere il sedile.
Ma sono preliminari falsati,perché li vivi male..
perchè la tua testa è avvolta da un solo pensiero…
Qual è il senso della rotella?
Oppure
Ma sto scendendo?
Cazzo si è bloccato?
Cazzo ci vuole troppa forza?
Cazzo si è spanato?
Cazz…ca….zz..zzz…..zzz…oooooo
Tutti questi pensieri mentre lei non ti ha mai baciato così appassionatamente e addirittura ti tiene il viso….
L’alternativa, triste ma più efficace, sta nel: ognuno si fa i cavoli suoi per 5 minuti e poi ci ritroviamo sdraiati…
Questo è un po’ meno romantico, definiscilo pure triste, ma risulta senza alcun dubbio quello meno stressante!
Ma a tutte queste cose a 18 anni non le pensi, hai tutta la vita davanti…mica ci passerai tutta la vita in Panda…crescerai, avrai il tuo stipendio, il tuo bel grosso mazzo di chiavi, la tua 24 ore piena di carte importantissime, il tuo PC portatile, il tuo stereo vicino al tavolino del whisky di annata, avrai la tua casetta con tanto di giardino…
il barbecue fuori con i bambini che giocano sul prato, mentre il cane lo distrugge inseguendo veloce una palla…avrai anche un piccolo gazebo con le poltrone in vimini, ed infine un garage al coperto con una macchina che non avrà dei sedili, avrà un letto a baldacchino.
Tutto questo se la nostra super gonfiata economia non fosse inesorabilmente crollata!
Così a distanza di 10 anni e facendo sacrifici enormi …ho rottamato una panda vecchissima per comprarne un’altra di seconda mano, che fa un poco (molto poco) meno schifo della precedente, acquistando un modello un poco (molto poco) più moderno…dicono che cambia il motore, il resto è identico.
Ho detto alla signorina superfiga che me l’ha venduta,  mi può spiegare perché gli ingegneri non fanno l’amore in Panda?
Poi ho firmato il mio assegno!
A 30 anni il mio grafico, “tenore di vita in rapporto agli acquisti di automobili” risulta essere una retta parallela…significa che la mia economia è rimasta ferma, se non considero il tempo che passa, sono un puntino dentro uno spazio delimitato da assi cartesiani, non sono neanche una retta…non sono andato in nessun posto…
Da anni sono fermo in panda ad uno stop! Eccola la nostra generazione….
Tutti a riscaldare i motori, tutti pronti a partire….rombi pazzeschi…per poi non andare da nessuna parte!
Grazie ministro Tremonti, ma non ho più voglia di festeggiare, torno in appartamento…
Quello che non ha un pratino, che non ha barbecue, che non ha bambini che giocano, ne cani che sporcano, ne gazebo da copertina in stile “Arredo casa”….e che non ha il garage….ma che ha solo un mutuo con un tasso variabile, da pagare…
Io di economia non ne capisco niente, ma sono stanco di guardare la mia vita sempre dallo stesso cruscotto!
Ogni tanto penso di esserci rimasto intrappolato dentro questa panda.
Ora immaginatevi lei che ti bacia e tu che cerchi di abbassare il sedile….
Lei che ti guarda e tu che dici…sarò velocissimo ho capito come abbassare il sedile…
Lei che ti chiude lo sportello e tu che chiudi gli occhi quando senti il rumore del metallo…
Con lei che si allontana veloce e con te, in una notte fredda e buia, solo nella tua Panda, in un posteggio di periferia di fronte ad un discount, che gridi una frase che sentirai solo tu….
Questi cazzo di ingegneriiiiiiiiiiiii!
Mentre le tue mani scivolano lentamente sul vetro del finestrino….e vieni inghiottito dal sedile che sprofonda lentamente, oppure di colpo, a secondo i casi, ma sempre verso il baratro...

martedì 7 giugno 2011

Una storia molto...molto empatica!

L’altro giorno sfogliando la Repubblica
immerso fra battute simpaticissime del nostro presidente, a cui ribatte in maniera troppo tecnica l’opposizione, fra guerre per ottenere la pace che contano migliaia di vittime , tra un economia che perde qualche punto, notizia che sarà smentita qualche giorno dopo, per poi essere nuovamente confermata…
l’ aumento sicuro della benzina e delle sigarette, …
i leghisti che bruciano il tricolore, l’onorevole la Russa che manda a quel paese il presidente della camera “DICIAMOLO”!
i sindacati che trovano un altro accordo per evitare lo scontro, perdendo qualche altro fondamentale diritto, milan e inter in lotta per lo scudetto….e per finire gli U2 che hanno riempito un altro stadio.
Ecco sommerso in tutta questa melma, mi sono trovato finalmente di fronte ad un articolo interessante, una rarità ormai,
l’articolo in questione riportava:

“Io so cosa senti…il salto evolutivo passa dalla parola Empatia”

Credo che tutto il resto del giornale con questo non c’entri nulla, quindi ritaglio l’articolo sull’ Empatia e butto tutto il resto…
Cosi mi immergo in una profonda e forsennata lettura, che parte chiaramente dalla mia prima domanda, che cos’è l’Empatia?
L’articolo descrive molto bene tutti i punti, e la prima parte definisce questo termine..
Empatia = “Un generale bisogno di uscire dai propri confini, di lasciarsi impressionare dall’altro, allargare le propria esperienza, renderla capace di condividere il dolore e la gioia di tutti”
L’articolo prosegue dicendo:
“Consapevoli che è prima di tutto un altro a vivere l’esperienza,
questa cosa, che non è compassione, sentimento, simpatia, solidarietà, carità, emotività,
questa esperienza sotterranea che le racchiude tutte si chiama Empatia”

Continuo sempre più interessato l’articolo che ad un certo punto cita uno scrittore il cui nome è Jemery Rifkin che ha scritto “Civiltà dell’empatia”…
che conclude il suo libro, dicendo che l’unica possibilità per creare un’economia sostenibile e medicare la biosfera è un salto empatico, pensare che la nostra evoluzione, sia misurata dall’estensione dell’empatia e non dalla misura del successo.

Secondo un altro scrittore Baron Cohen, l’empatia è un solvente naturale che risolve conflitti e non opprime come le religioni.
Addirittura secondo Cohen ognuno di noi ha il suo grado di empatia che va da zero ad infinito…
per saperlo basta cercare il libro Zero Degress of Empathy che si conclude con il compilare un apposito questionario…
Rifkin e Cohen non li conosco, ma sento un’empatia pazzesca verso di loro…
Diciamo che vengo travolto da un’onda empatica…enorme!

Sono Talmente trascinato via e pronto per spiccare il mio salto empatico, che addirittura compilo il test ideato per l’appunto da Cohen (credo di non avere compilato mai un test, diciamo che c’è sempre una prima volta, diciamo pure che qualche cazzata ogni tanto bisogna farla)

Le domande sono abbastanza semplici, mi aspettavo qualcosa di più impegnativo…invece capisco che l’empatia è in fondo una cosa naturale, normalissima….

Le domande sono più o meno di questo genere:

Mi faccio travolgere emotivamente dagli amici?
oppure,
Capisco facilmente di cosa potrebbe aver voglia di parlare una persone?

In mezzo a tutte queste domande c’è ne una che ancora non ho compilato, che cita:
Da bambino mi divertivo a sezionare i vermi per vedere cosa succedeva?

Non capisco cosa centrano i vermi con l’empatia,
allora penso:
vuoi vedere che non essendomelo mai chiesto, sono per Cohen uno poco empatico,
potrebbe infatti significare che nella vita non essendo empatico uno strisci come un verme….
così seziono subito un verme.

Le risposte del quesito possono essere

A “Molto d’accordo”

B “Abbastanza d’accordo”

C Abbastanza in disaccordo

D “Assolutamente in disaccordo”


Come tutti i quesiti anche quello di Simon Baron-Cohen si basa su un punteggio ottenuto da un numero che viene attribuito ad ogni risposta..

Ed è così che io scopro di fare parte della categoria,
“Empatia media”
praticamente il Prof. Dott. ecc ecc… Cohen mi dice che non sono una cima, ma posso ancora avere una certa e ancora non scoperta percezione Empatica…

Ma la descrizione del termite e del significato Empatia diventa troppo complessa da spiegare poi io non sono Cohen e possiedo pure un Empatia media,
quindi per rendere tutto più facile mi avvalgo di qualche esempio,
ho così definito una mia classifica dei contatti e dei luoghi che più per me conservano il segreto della parola Empatia:

1 Posto:
Incontrare una ragazza in treno che legge un libro di cui ti affascina la copertina..
a cui chiedi appena alza gli occhi:
“bello leggere in treno, qui le parole sono l’unico punto di riferimento che si possiede, forse anche nella vita, ma non ce ne rendiamo conto”
Questo è in assoluto l’approccio Emapaticamente migliore che abbia mai realizzato (empaticamente forse non si dice ma per trasmettervi la giusta empatia mi prendo un lusso poetico)
….anche se lei poi ti risponde
Si! Tu hai letto qualcosa di Dostoevskij??
Tu ti prendi tempo..
poi dici con aria vissuta, certo!
Delitto e castigo!
e ti fermi, perché non sai più nulla,
fai una piccola pausa
poi aggiungi
Bello
(pausa)….
molto bello
(pausa)….
mi ricordo,
mi ha colpito molto (pausa più lunga),
oserei dire un vero capolavoro , un uso perfetto della punteggiatura solo dostojevskij usa la punteggiatura così (pausa lunghissima)!

2 Posto:
Aspettare il turno dal dottore, raccontando l’esperienza schifosissima della gastroscopia. in Ospedale….mentre le persone iniziano a fare facce un po’ sdegnate ed è lì che tu decidi di andare avanti… per poi concludere con un:
Sono stato fortunato un mio amico a fatto la colonscopia, non potete immaginare!

3 Posto:
La macchinetta del caffè a lavoro,
mentre con faccia afflitta decidi il livello di zucchero da mettere…mentre chiedi sbuffando a chi c’è a lato insieme a te, quante ore mi mancano per morire, quanto 20 – 30 anni,
fammi gli auguri perché fra 20 -30 anni lascerò questo posto di merda…
sarò libero!
hai capito LIBEROOOO!
Con il tuo collega che ti dice:
Sai mi trasferiscono in Molise.

4: Posto
Quando do un passaggio a chi fa autostop, chiedendogli da dove viene?
Con lui che ha gli occhi a mandorla, e vende oggetti di scarsissima qualità…

5: Posto
Allo stadio prima dell’ingresso dei giocatori in campo, quando chiedi a quello accanto a te, chi fa giocare con il 10?
Con lui che ti dice, quest’anno quel numero non l’ha scelto nessuno…


In sostanza sono pochissime le occasioni in cui noi attiviamo la percezione Empatica…
Concludo che cercare attivatori di Empatia è una vera ricerca all’oro…ed è un buon modo per dare significato alla propria esistenza...
Così indosso il mio sorriso migliore, in una giornata di sole….ed esco
pronto a cogliere ogni segnale….
In giro non c’è nessuno….ed è in quei momenti che le EX diventano l’unica ancora possibile per non sentirsi Empaticamente nulli….
in realtà sono sempre quelle che ti trattano peggio…
ma tu non riesci a tenere a freno quella voglia di Empatia che ti assale…e così le chiami.

Io: Ciao Fra…
Lei: Ciao, che c’è?

Io: no e che passavo d’avanti a casa tua e ti ho pensato, poi qui c’è un gatto che assomiglia uguale uguale al tuo, hai presente quello che a Pasquetta si fregò la mia carne sul fuoco, non ci puoi credere Francesca è identico..
Come non è lui?
Ti dico che è una goccia d’acqua,
stesso baffo, stesse striature arancio, stesso pelo morbido e arruffato,
secondo me è lui….
Cosa?
Che dici? non ti sento, che hai detto?
puoi ripetere più forte che non ti sento…

Lei: E’ mortooooooooo due giorni faaaaaaaaaa!.

Cosi’ torno a casa con il morale empatico a pezzi,
e osservando il mondo dalla finestra, che continua ad appannarsi con il mio alito,
consideravo che in fondo la nostra società me compreso è davvero lontanissima da questa condizione di Empatia che dovrebbe avvolgerci tutti,
non siamo pronti e non stiamo facendo nulla per provarci davvero.

Così aspettando tempi e mondi migliori….sognando galassie Empatiche remote….
torno a vivisezionare vermi....
e rispondo alla domanda:
Da bambino mi divertivo a sezionare i vermi per vedere cosa succedeva?

Introduco però una nuova possibilità di risposta che indico con la lettera …

F

…Fanculo! 
 (fine del test)