martedì 7 giugno 2011

Una storia molto...molto empatica!

L’altro giorno sfogliando la Repubblica
immerso fra battute simpaticissime del nostro presidente, a cui ribatte in maniera troppo tecnica l’opposizione, fra guerre per ottenere la pace che contano migliaia di vittime , tra un economia che perde qualche punto, notizia che sarà smentita qualche giorno dopo, per poi essere nuovamente confermata…
l’ aumento sicuro della benzina e delle sigarette, …
i leghisti che bruciano il tricolore, l’onorevole la Russa che manda a quel paese il presidente della camera “DICIAMOLO”!
i sindacati che trovano un altro accordo per evitare lo scontro, perdendo qualche altro fondamentale diritto, milan e inter in lotta per lo scudetto….e per finire gli U2 che hanno riempito un altro stadio.
Ecco sommerso in tutta questa melma, mi sono trovato finalmente di fronte ad un articolo interessante, una rarità ormai,
l’articolo in questione riportava:

“Io so cosa senti…il salto evolutivo passa dalla parola Empatia”

Credo che tutto il resto del giornale con questo non c’entri nulla, quindi ritaglio l’articolo sull’ Empatia e butto tutto il resto…
Cosi mi immergo in una profonda e forsennata lettura, che parte chiaramente dalla mia prima domanda, che cos’è l’Empatia?
L’articolo descrive molto bene tutti i punti, e la prima parte definisce questo termine..
Empatia = “Un generale bisogno di uscire dai propri confini, di lasciarsi impressionare dall’altro, allargare le propria esperienza, renderla capace di condividere il dolore e la gioia di tutti”
L’articolo prosegue dicendo:
“Consapevoli che è prima di tutto un altro a vivere l’esperienza,
questa cosa, che non è compassione, sentimento, simpatia, solidarietà, carità, emotività,
questa esperienza sotterranea che le racchiude tutte si chiama Empatia”

Continuo sempre più interessato l’articolo che ad un certo punto cita uno scrittore il cui nome è Jemery Rifkin che ha scritto “Civiltà dell’empatia”…
che conclude il suo libro, dicendo che l’unica possibilità per creare un’economia sostenibile e medicare la biosfera è un salto empatico, pensare che la nostra evoluzione, sia misurata dall’estensione dell’empatia e non dalla misura del successo.

Secondo un altro scrittore Baron Cohen, l’empatia è un solvente naturale che risolve conflitti e non opprime come le religioni.
Addirittura secondo Cohen ognuno di noi ha il suo grado di empatia che va da zero ad infinito…
per saperlo basta cercare il libro Zero Degress of Empathy che si conclude con il compilare un apposito questionario…
Rifkin e Cohen non li conosco, ma sento un’empatia pazzesca verso di loro…
Diciamo che vengo travolto da un’onda empatica…enorme!

Sono Talmente trascinato via e pronto per spiccare il mio salto empatico, che addirittura compilo il test ideato per l’appunto da Cohen (credo di non avere compilato mai un test, diciamo che c’è sempre una prima volta, diciamo pure che qualche cazzata ogni tanto bisogna farla)

Le domande sono abbastanza semplici, mi aspettavo qualcosa di più impegnativo…invece capisco che l’empatia è in fondo una cosa naturale, normalissima….

Le domande sono più o meno di questo genere:

Mi faccio travolgere emotivamente dagli amici?
oppure,
Capisco facilmente di cosa potrebbe aver voglia di parlare una persone?

In mezzo a tutte queste domande c’è ne una che ancora non ho compilato, che cita:
Da bambino mi divertivo a sezionare i vermi per vedere cosa succedeva?

Non capisco cosa centrano i vermi con l’empatia,
allora penso:
vuoi vedere che non essendomelo mai chiesto, sono per Cohen uno poco empatico,
potrebbe infatti significare che nella vita non essendo empatico uno strisci come un verme….
così seziono subito un verme.

Le risposte del quesito possono essere

A “Molto d’accordo”

B “Abbastanza d’accordo”

C Abbastanza in disaccordo

D “Assolutamente in disaccordo”


Come tutti i quesiti anche quello di Simon Baron-Cohen si basa su un punteggio ottenuto da un numero che viene attribuito ad ogni risposta..

Ed è così che io scopro di fare parte della categoria,
“Empatia media”
praticamente il Prof. Dott. ecc ecc… Cohen mi dice che non sono una cima, ma posso ancora avere una certa e ancora non scoperta percezione Empatica…

Ma la descrizione del termite e del significato Empatia diventa troppo complessa da spiegare poi io non sono Cohen e possiedo pure un Empatia media,
quindi per rendere tutto più facile mi avvalgo di qualche esempio,
ho così definito una mia classifica dei contatti e dei luoghi che più per me conservano il segreto della parola Empatia:

1 Posto:
Incontrare una ragazza in treno che legge un libro di cui ti affascina la copertina..
a cui chiedi appena alza gli occhi:
“bello leggere in treno, qui le parole sono l’unico punto di riferimento che si possiede, forse anche nella vita, ma non ce ne rendiamo conto”
Questo è in assoluto l’approccio Emapaticamente migliore che abbia mai realizzato (empaticamente forse non si dice ma per trasmettervi la giusta empatia mi prendo un lusso poetico)
….anche se lei poi ti risponde
Si! Tu hai letto qualcosa di Dostoevskij??
Tu ti prendi tempo..
poi dici con aria vissuta, certo!
Delitto e castigo!
e ti fermi, perché non sai più nulla,
fai una piccola pausa
poi aggiungi
Bello
(pausa)….
molto bello
(pausa)….
mi ricordo,
mi ha colpito molto (pausa più lunga),
oserei dire un vero capolavoro , un uso perfetto della punteggiatura solo dostojevskij usa la punteggiatura così (pausa lunghissima)!

2 Posto:
Aspettare il turno dal dottore, raccontando l’esperienza schifosissima della gastroscopia. in Ospedale….mentre le persone iniziano a fare facce un po’ sdegnate ed è lì che tu decidi di andare avanti… per poi concludere con un:
Sono stato fortunato un mio amico a fatto la colonscopia, non potete immaginare!

3 Posto:
La macchinetta del caffè a lavoro,
mentre con faccia afflitta decidi il livello di zucchero da mettere…mentre chiedi sbuffando a chi c’è a lato insieme a te, quante ore mi mancano per morire, quanto 20 – 30 anni,
fammi gli auguri perché fra 20 -30 anni lascerò questo posto di merda…
sarò libero!
hai capito LIBEROOOO!
Con il tuo collega che ti dice:
Sai mi trasferiscono in Molise.

4: Posto
Quando do un passaggio a chi fa autostop, chiedendogli da dove viene?
Con lui che ha gli occhi a mandorla, e vende oggetti di scarsissima qualità…

5: Posto
Allo stadio prima dell’ingresso dei giocatori in campo, quando chiedi a quello accanto a te, chi fa giocare con il 10?
Con lui che ti dice, quest’anno quel numero non l’ha scelto nessuno…


In sostanza sono pochissime le occasioni in cui noi attiviamo la percezione Empatica…
Concludo che cercare attivatori di Empatia è una vera ricerca all’oro…ed è un buon modo per dare significato alla propria esistenza...
Così indosso il mio sorriso migliore, in una giornata di sole….ed esco
pronto a cogliere ogni segnale….
In giro non c’è nessuno….ed è in quei momenti che le EX diventano l’unica ancora possibile per non sentirsi Empaticamente nulli….
in realtà sono sempre quelle che ti trattano peggio…
ma tu non riesci a tenere a freno quella voglia di Empatia che ti assale…e così le chiami.

Io: Ciao Fra…
Lei: Ciao, che c’è?

Io: no e che passavo d’avanti a casa tua e ti ho pensato, poi qui c’è un gatto che assomiglia uguale uguale al tuo, hai presente quello che a Pasquetta si fregò la mia carne sul fuoco, non ci puoi credere Francesca è identico..
Come non è lui?
Ti dico che è una goccia d’acqua,
stesso baffo, stesse striature arancio, stesso pelo morbido e arruffato,
secondo me è lui….
Cosa?
Che dici? non ti sento, che hai detto?
puoi ripetere più forte che non ti sento…

Lei: E’ mortooooooooo due giorni faaaaaaaaaa!.

Cosi’ torno a casa con il morale empatico a pezzi,
e osservando il mondo dalla finestra, che continua ad appannarsi con il mio alito,
consideravo che in fondo la nostra società me compreso è davvero lontanissima da questa condizione di Empatia che dovrebbe avvolgerci tutti,
non siamo pronti e non stiamo facendo nulla per provarci davvero.

Così aspettando tempi e mondi migliori….sognando galassie Empatiche remote….
torno a vivisezionare vermi....
e rispondo alla domanda:
Da bambino mi divertivo a sezionare i vermi per vedere cosa succedeva?

Introduco però una nuova possibilità di risposta che indico con la lettera …

F

…Fanculo! 
 (fine del test)
 

2 commenti:

  1. Il significato dell'empatia per me è semplicemente questo...

    http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=150770

    purtroppo non tutti riescono ad incontrare la persona con la quale nasce l'empatia....ciao

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  2. l'empatia è cosa complessa, il tuo articolo è simpatico ma non banalizzare essa ha un significato profondissimo soprattutto in società nelle quali alcuni concetti come ad es. la compassione sono molto lontani. L'empatia è la capacità di un governante o di chi ha p otere di comprendere emotivamente l'altro evitando abusi. Wiesel parla della dignità dell'uomo che deve essere riconosciuta io la interpreto come parte dell'empatia. Privare qualcuno della sua dignità significa non considerarlo essere umano e dunque ne autorizza qualsiasi abuso.

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