sabato 12 febbraio 2011

Round 2

Pino ma perchè dovremmo ripartire da una radio piena di polvere...e praticamente abbandonata....

Credo che tutto parta dal rispetto che ho delle parole…
Altrimenti per quale motivo dovrei chiedere il tuo interesse…dice il più grande di tutti (per me) “Walt Whitman”

Ecco un esempio:

"Eravamo insieme tutto il resto l'ho scordato"

…le parole, hanno smosso il mondo e continueranno a farlo, almeno spero…
le parole sono la finestra per capire gli altri, hanno infinite combinazione, come infiniti sono gli stati d’animo, bisogna sapere trovare quelle giuste, questo può fare la differenza, sta alla base dello scambio, lo scambio è alla base di ogni crescita umana.

Potrei dirti che la radio è stato uno dei primi mezzi che ha permesso alla gente di mettersi in contatto, di abbattere i confini, quelli di cui ancora oggi non ne capisco l’importanza…hai mai visto un leghista fare radio??? 
Le due cose sarebbero incompatibili…

Raccontarti che la radio ha permesso di diffondere nuovi modi di pensare… cose che adesso sono diventate normalità, proprio perché qualche “pazzo” o “strano” o “estremista” come dicono ora, ha iniziato a farlo…
La radio ha prodotto la diffusione del blues del jazz e poi anche del rock, quando i governi volevano censurali, timbrati come “musiche del diavolo” tutto merito di un giradischi e un microfono, qualcuno che aveva capito che noi siamo anche blues e jazz oppure rock, perchè in fondo il diavolo non esiste….. noi siamo l’unico riflesso possibile …
Ha dato al movimento Hippy la possibilità di divulgare le idee di una controcultura, che ancora oggi viene ostacolata…. ha permesso alla gente di restare sveglia la notte e di sognare… ha permesso ai giovani di sentirsi giovani…. hai vecchi sapere di essere ancora perfettamente giovani, ed ai giovani provare ad imitare i vecchi per capire un giorno cosa diventare….. ha permesso agli afroamericani schiavi in America di ribellarsi, di dimostrare di esserci e di essere una fantastica diversità….
La musica di Nina Simone, ha dato la forza agli uomini di lottare, le parole di Bob Dylan di sentirsi poeti, tutto solo dando la possibilità di ascoltare….
Ha permesso ai soldati in Vietnam di sentire l’atterraggio lunare, sperando in un nuovo mondo, dove le bombe non sarebbero mai esistite…
Ha permesso negli anni 70 ad Haiti di scacciare il razzismo, e di lanciare proprio in questi giorni un altro disperato S.O.S
Le radio in Jamaica hanno permesso di conoscere il reggae, le stesse radio che adesso prendono le distanze dalle guerriglie che si nascondono dietro la musica del loro paese, musica che ha radici opposte…suonando adesso ancora più forte i grandi come Bob Marley, John Holt, Queen e Omega…
In America alcune radio hanno suonato la musica che proveniva dal Buena Vista Social Club, quel vecchio locale immerso nel fumo e nel ritmo, dove le pareti sudavano tabacco e sangue della rivoluzione Cubana…
Perché la musica non conosce la parola embargo…

A Buenos Aires le radio hanno ostacolato Pinochet e permesso alle donne di Plaza de Mayo di lanciare grida di dolore per cercare i loro figli “desaparesidos”.
Ha permesso a Peppino Impastato di dire che “la mafia è una montagna di merda”.
Di dire che in Italia la P2 ha ucciso Aldo Moro, e che il ponte dello stretto è un imbroglio, tutto sulle frequenze di Radio Onda Dello Stretto, oppure che i clandestini non sono dei numeri, ma uomini disperati, tutto questo in mezzo alle onde di radio Lampedusa….

Il microfono è il mezzo più democratico che esiste, se messo nella mani del popolo, ecco perché non possiamo lasciarcelo scivolare dalle mani, perché vogliono toglierci la voce, la mia paura è che il popolo, me compreso, diventi un eco lontano…

Le radio sono morte… o forse si sono addormentante.. oppure sono solamente frastornate dal periodo….. adesso sono multinazionali, gestite da falsi miti, da speaker che ridono sempre e che non stanno mai male…mai una bolletta da pagare troppo alta, mai una donna che li lascia.... nessuno parla più di noi....della gente.... bisogna non perdere le possibilità di salvare le radio piccole, e di crearne di nuove dove possibile…magari ricominciando dalla rete…
Le università hanno creato nuove forme di radio in internet, e radio Zammu a Catania ha dimostrato come questo è possibile…adesso sono centinaia, una nuova grande onda sta per coinvolgere tutti e sommergere ogni cosa... e io voglio costruirmi la mia zattera…

“La radio è fantasia, la televisione è finzione….le due cose sembrano simili, ma sono diametralmente opposte, la fantasia è dentro di te, la finzione è qualcosa che qualcuno vuole farti credere… quando faccio radio non voglio essere né giusto né sbagliato….vorrei essere solo verità”

"Festa della radio 2008 intervento fight club piazza Castell’Umberto"

Ale mi sono dimenticato una cosa importante….
La radio ha permesso a Elvis di diventare Elvis… ed a mia mamma di incontrare mio padre ballando be bop A Lula… ed ha permesso poi a me di nascere….(vuoi vedere che il mio vero padre è Elvis Presley?)

Infine in macchina con i miei durante i loro spostamenti, la radio mi ha fatto conoscere i Dik Dik, che ascoltandoli bene fanno davvero schifo, ma al tempo, quando mio padre gli cantava sopra a squarciagola ….

Sognando California…
cielo grigio su….cielo grigio su 
E cerco un po’ di blu… dove il blu non c’è…

a me sembrava che tutto girava nel verso giusto, come la puntina quando si appoggia delicatamente sopra un disco….

È proprio vero la vita è tonda!
Adesso basta ..... andiamo in Onda!

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