E’ Domenica mattina mi sono appena svegliato e
dalla piccola radiolina sintonizzata su RCL, ascolto Boa Sorte, quella canzone
che ti mette subito di buon umore, una melodia che sa di mare e di capoeira…
Lo
stesso motivo che però ti pone subito una domanda, ma chi canta con Ben Harper?
Così
accendo il PC e mi collego ad internet…
Qualche
clic dopo scopro che la ragazza che canta con Ben Harper si chiama Vanessa De Mata….
Il
che pone subito un’altra domanda chi cacchio è Vanessa De Mata???
Così
si duplica…
Molti clic dopo scopro che Vanessa De Mata è una grandissima
gnocca!
Ma io non sono uno che guarda solo alle apparenze, per
quanto salvo subito una foto di lei come immagine del desktop….
Vanessa De Mata nasce in Alto Garcas (Brasile) il
10 Febbraio 1976.
Controllo la sua discografia, e prendo altre informazioni,
ma la cosa che mi colpisce di più e la notizia che Vannessa De Mata è
l’artefice delle colonne sonore delle telenovele inizio anni 80, che nascono
in Sud America…
Google a questo punto si triplica, poi si
quadruplica, così sperando che il PC non si impalla vado avanti nella mia
ricerca.
Vengo a conoscenza che le prime telenovele vennero
realizzate in Venezuela e Argentina a costi bassissimi, bastava infatti una
telecamera, un divanetto posto al centro dell’inquadratura e di fronte ad esso un
piccolo tavolino, sul quale poggiava un lussuosissimo servizio da te,
ovviamente finto.
Il set veniva riempito da qualche altro divanetto
per accogliere l’arrivo di eventuali ospiti, una serie di bomboniere pacchiane,
cuscini con merletti, qualche attore scadente con il baffo e belle ragazze con
i capelli cotonati riempiti da gioielli fasulli messi ovunque, e così il dramma sentimentale dal nome inglese soap
- opera era pronto!
Il simbolo della borghesia più triste e inutile sta
tutto racchiuso nella scenografia delle telenovele, che da noi viene comunemente
chiamato “SALOTTO”
Salotti e stronzate a parte, la domanda seguente fu:
perché le telenovele nacquero in Sud America?
A quel punto la clessidretta stronza smise di
girare…rimanendo piantata vicino al cestino del desktop…
Quella mattina le mie ricerche, vennero concluse da
un rabbioso
CONTROL-ALT+CANC
Continuai le mie ricerche i giorni seguenti, cercando
altre informazioni utili,
un mio amico antropologo vissuto in Brasile una
volta mi disse, che le telenovele nate in tutto il Sud America rappresentavano
un riflesso importante per comprendere la società fine anni settanta, inizio
ottanta nell’America latina…
Proprio in quegli anni l’Argentina ed il Brasile mostravano
grossissime differenze e tensioni sociali. In quello periodo in questi stati era quasi
inesistente la classe media (non a caso la lotta di Lula sindacalista al tempo e
adesso presidente del Brasile si rafforzò negli anni '80).
Il punto cruciale della crescita in Brasile, era
ma lo è ancora oggi, una ripartizione più equa attraverso una regolamentazione
del mondo del lavoro, con l’obiettivo della costruzione di un completo stato e
tessuto sociale …
Negli anni 80 però Lula ancora distribuiva
volantini nelle strade, ed in quel periodo lì o tu eri ricchissimo oppure
strisciavi con un verme dentro enormi dibonvilles chiamate “Favelas”.
Per dirla breve, quella che doveva essere una
brusca e violenta rivoluzione venne sedata a suon di Telenovele come “Topazio”!
Le telenovele del Sud America raccontavano di
famiglie ricchissime, padroni di una considerevole servitù che andava dalle donne
delle pulizie ad un numero indecifrabile di cameriere e cuochi, ma non mancavano
mai gli autisti con i baffi.
Le storie si incentravano sempre sullo stesso
argomento, la riscossa delle differenze sociali attraverso qualcosa che ne
turba il contesto, ovvero:
L’amore.
Un argomento che ha riscosso sempre grande successo,
fin da tempi remoti,
che raccontato alla Manzoni fa più o meno così:
“ Questo
matrimonio non sa da fare”
Il successo delle soap stava soprattutto nella
sospensione dei racconti che doveva suscitare curiosità, bastava solamente avere
sceneggiatori bizzarri che sposavano il concetto delle continue sorprese…
Queste ultime venivano nuovamente seguite dalla sospensione
degli eventi…
Si arrivò ad un numero spropositato di puntate,
storie lunghissime e intrigate che in realtà potevano anche ricominciare, tanto
nessuno se ne sarebbe mai accorto…
A capo dell’esercito del rincoglonimento generale
c’era Grecia Colmenares,
paladina della rivalsa sociale, diventata reginetta
incontrastata del genere.
Nel suo
periodo d’oro venne utilizzata per più di una telenovela, molte volte anche trasmesse
contemporaneamente, il che comportava una difficoltà maggiore, che stava anche nella
comprensione di una storia con un'altra.
Fu così che
l’arma di distrazione di massa più potente al mondo era pronta, lo capirono
presto imprenditori americani già dentro il mondo della TV, che ad inizio anni ‘80
costruirono la milizia che avrebbe definitivamente messo in ginocchio la Russia e la fine della
relativa guerra fredda!
L’arma diabolica aveva un nome composto da tue
parole, si chiamava :
Santa Barbara!
Così Santa Barbara uscita nel 1984 fu la prima
telenovela di successo prodotta dagli STATI UNITI D’AMERICA!
I produttori americani in soldi finirono di
comprare storie dal Sud America, gli bastò acquistare un salotto più grande ed il
gioco era fatto…
La bomba era pronta ad esplodere…
La data dell’esplosione fu fissata il:
9
Novembre 1989
Il giorno viene da tutti ricordato e celebrato per la
famosa caduta simbolica e concreta del muro di Berlino!
La storia narra che i giorni successivi al crollo
del muro che divideva Berlino, catapultò i cittadini dell’URSS verso la libertà
e la democrazia dell’occidente capitalista, ovviamente sotto forma di film
porno in VHS, giornali pubblicitari che mostravano i prodotti dei grandi
supermercati simbolo di abbondanza di tutti i paesi appartenenti alla NATO, ma soprattutto
venne sganciata su tutta l’aria denominata Unione Sovietica la bomba Santa Barbara!
Le reti locali ancora con pochi soldi comprarono le
telenovele americane ormai ingiallite degli anni ‘80, che vennero tradotte in
russo e trasmette 24 ore su 24
in una forma di loop televisivo giornaliero.
Attenendoci alla storia sappiamo che le cose andarono
bene al confine, dove la spinta dell’economia della Germania Ovest verso nuovi
incontaminati orizzonti di mercato, la salvo da una crisi inevitabile,
diventando in seguito la nazione trainante di quella che divenne in seguito l’Unione
Europea.
Ma se questo fu quello cha avvenne al confine, non
tutti sanno che l’effetto trainante non fu altrettanto uguale nei posti
distanti e meno conosciuti dell’URSS.
Ad esempio a Tobolsk (Siberia) un piccolo paese dove
vivevano di sussistenza e ammortizzatori sociali per quando miseri, strutturati
dal comunismo, nasceva il Centro Ricerche Militari che portava avanti ricerche
batteriologiche, un posto che viveva grazie ai fondi dello stato, dove lavorano
centinaia di persone fra militari e scienziati, che avevano da tempo un posto
fisso.
Con l’arrivo della libertà capitalistica gli fu
recapitata la possibilità obbligatoria di non essere più un dipendente della società
ma un probabile imprenditore, così molti ex operai si trovarono fra le mani non
più uno stipendio ma le azioni della società.
Un azionista più furbo di tutti comprò le azioni
degli altri, fece piccoli regali e accordi con i militari e diventò presto il
più importante e solo azionista del gruppo.
Una volta investiti i suoi soldi, ed entrato
perfettamente nelle vesti di imprenditore, decise di vendere la struttura per
guadagnare quanto investito, vendette le attrezzature ai cinesi, le tubature a
tedeschi ed indiani e molte provette a terroristi arabi.
Gli scienziati andarono via all’estero i militari
restano letteralmente in mutande, dovendo vendere armi e uniformi ai cacciatori
locali…
Le condizioni peggiorarono, nella fabbrica e di
conseguenza anche nell’intera cittadina, che addirittura per mancanza di soldi dovette fare
a meno della luce!
La gente esasperata scese in piazza per protestare,
pronti a rompere cassonetti, ad assaltare banche e supermercati, riprendersi
ciò che più caro le era stato tolto….
“La vita.”
Il corteo di quella che doveva essere la nuova
rivoluzione Russa era aperto da uno slogan che riportava le parole di una canzone
di Vanessa De Mata….
In prima fila c’erano sagome e cartelli enormi con
il viso di Gracia Colmenares, A Martinez, Marcy Walzer c’erano donne con i
boccoli dorati e uomini con i baffi.
TUTTI urlavano in coro…
TUTTI urlavano in coro…
SANTA BARBARA
SANTA BARBARA
NOI VOGLIAMO SANTA BARBARA….
Per Santa Barbara ci fu il delirio….
La gente senza televisione ormai da settimane, era
in subbuglio, tutti volevano sapere come sarebbe finita la storia che ormai seguiva
da anni.
Si andò vicino ad una guerra civile, che fu salvata
dall’idea di alcuni attivisti del popolo, che lanciarono l’idea di portare
Santa Barbara a teatro.
Bastava fare come si faceva una volta, accendere
centinaia di candele, che una volta poste sotto il palco avrebbero illuminato
la scena.
Santa barbara fu il primo grande successo teatrale
della nuova Russia capitalista.
nacquero diverse compagnie di spettacolo che la
portarono in scena, un successo legato oltre alla comodità della lingua
originale, al fatto che le persone recitavano molto meglio degli attori americani
.
Alla fine della mia ricerca 7 giugno 2012, scopro
che in alcuni paesini siberiani è addirittura diventata un usanza popolare
vi sembrerà strano ma ancora oggi, in alcune zone
dell’ex URSS qualcuno riporta alla luce Santa Barbara, arricchendola di nuovi
eventi imprevedibili.
In sostanza quello che non erano riusciti a fare
negli anni ‘70 gli ideologi del partito comunista lo fecero le perla
dell’industria delle soap-opera.
C’è solo una domanda a cui non sono riuscito ancora
a dare una spiegazione:
Come minchia finisce Santa Barbara!!!
fu il 1989 quando "topazio" ando' in onda su retequattro..ottenendo un grande successo e ascolti altissimi..fu la mia prima telenovela..nn mi perdevo una puntata..sembrava interminabile...nel 1990 vinse anche il telegatto..e fu la prima telenovela tradotta in inglese.. ti scrivo la trama...se t va dai un'occhiata ;)
RispondiEliminaLa telenovela racconta le vicende di due bambini, nati durante la stessa notte di tempesta, uno in una povera capanna e l'altro nella ricca villa dei signori Sandoval, in una cittadina dello stato Guàrico. Domitilla, una signora del paese, dopo aver fatto venire alla luce il maschietto forte e sano, figlio dei contadini e rimasto orfano (il padre era morto sul lavoro qualche giorno prima, la madre è morta di parto), viene chiamata per assistere la signora Bianca che sta partorendo ma qualcosa va storto, la bambina non piange, purtroppo è nata morta. D'accordo con la signora Laura, governante di casa Sandoval, e spaventata dalla prospettiva che il padrone, Don Aurelio, avrebbe ripudiato sua moglie per aver dato alla luce una bambina senza vita, quando lui avrebbe accettato solamente un maschietto, mossa dalle più buone intenzioni e con la volontà di dare una famiglia a quel povero orfanello, scambia i bambini nelle culle e riferisce al padrone che il suo bambino, maschio, è nato forte e sano. Ritorna poi alla sua capanna, portando con sé il corpo senza vita della bambina che, dopo qualche ora, miracolosamente, inizia a piangere con un filo di fiato. Domitilla è spaventata, non sa come potrebbe reagire Don Aurelio ed, oltretutto, si accorge che la bambina è cieca e che probabilmente non sopravviverà. Decide così di tacere, non sapendo, invece, che quella bambina vincerà la sua battaglia sulla morte. Passano gli anni, lo scambio delle culle è rimasto segreto per tutti, ad eccezione di Laura, Domitilla e della signora Bianca, al quale Laura ha confidato la verità, quando non ha più trovato i propri orecchini di topazio, che Laura aveva consegnato a Domitilla in cambio del suo silenzio. E sono proprio i topazi degli orecchini ad aver dato il nome a quella che ormai è diventata una bella ragazza, Topazio, che è cieca, sì, ma capace di spostarsi e di percepire il mondo molto meglio di chi possiede il dono della vista. Anche Gianluigi è cresciuto, è diventato medico, è fidanzato, come da decisione familiari mai contrapposte, con la propria cugina Jolanda e decide di trascorrere un periodo di vacanza in quella fattoria che non fu più abitata dal periodo della sua nascita. Nei boschi incontra così Topazio e ne rimane affascinato, tanto da mettere a repentaglio il suo fidanzamento e far accorrere in campagna anche la zia e la fidanzata. Ma l'attrazione che i due ragazzi provano uno verso l'altra è troppo forte, anche se il loro amore è contrastato da tutti, soprattutto da:
RispondiEliminaDon Aurelio, che non conosce la verità e crede che quella ragazza non sia altro che una povera contadina, ignorante e cieca;
RispondiEliminaMartino Buitriaco, l'ex medico del paese, vero e proprio orco, sfigurato in viso per essersi ustionato salvando la vita di Topazio bambina e che da quel momento la considera come di sua proprietà, negandole anche la possibilità di un'operazione agli occhi che le avrebbe potuto ridare la vista;
Edda, la zia di Gianluigi, la quale era intenzionata a far sposare Jolanda con il nipote per puntare all'ingente patrimonio dei Sandoval
Gianluigi, però, è determinato e fa visitare Topazio dal Dr. Daniele Andrade, un oculista nonché suo carisimo amico il quale le diagnostica una cataratta congenita e le assicura che, con un normale ma al tempo stesso delicato intervento per inserirle una lente intraoculare, potrà vedere; Gianluigi quindi, prospettandole un roseo futuro, la sposa in gran segreto, trascorrendo con lei una meravigliosa notte d'amore. Il giorno dopo parte, per andare a cercare la casa dove avrebbero abitato, ma, preoccupato dalla presenza ingombrante di Martino Buitriaco, che Topazio ha tuttavia sempre venerato come un maestro e ammirato come un padre, essendo all'oscuro delle sue intenzioni, porta Topazio a casa propria, di nascosto dal padre in viaggio d'affari in Guatemala, consegnandola alle cure della madre. Don Aurelio, però, rientra in anticipo, trova Topazio in casa propria e la trascina via, senza rivelare a nessuno il luogo dove ha portato la ragazza; si mobilitano tutti, quindi, alla sua ricerca senza riuscire a trovarla. Quando Gianluigi rientra, venuta a scoprire la cosa, fa scoppiare una lite furibonda con il padre, rivelando il proprio matrimonio. Laura e Domitilla a quel punto non possono più tacere e rivelano cosa successe quella notte di oltre vent'anni prima; Don Aurelio, sconvolto, confida allora di aver portato Topazio a casa di Martino Buitriaco, dove Gianluigi correrà a prenderla per ricondurla in casa propria e dare modo anche a lei di conoscere la sconvolgente verità. Tutto sembra essere tornato a posto ma Topazio inizia ad accusare degli strani malesseri che, una volta capitane la ragione, la fanno fuggire di casa. Gianluigi è confuso, cerca di parlare ma lei è sempre più strana poi, ad un certo punto, le rivela di essere incinta ma di non essere sicura che lui sia il padre; non sa, infatti, raccontargli cosa sia successo durante quella notte trascorsa a casa di Martino, quando lui si è fatto avanti, rivelandole anche la propria deformità, e lei svenne. Gianluigi prova sentimenti contrastati, vorrebbe ancora costruire la propria vita insieme alla moglie ma su una cosa è sicuro di non cedere: pur nel dubbio, il bambino non lo vuole, gli farebbe ricordare quella brutta esperienza. Topazio non accetta e alla scelta impostagli dal marito predilige la creatura che porta in grembo, così parte per Caracas, aiutata da Domitilla e, appena giunta nella capitale, si sente male e viene trasportata in un ospedale di suore; il suo bambino è in pericolo ma i medici riescono a salvarlo. Nel frattempo anche la famiglia Sandoval torna in città: Gianluigi inizia a lavorare in un ospedale, rimandando il progetto familiare di apertura di un ambulatorio privato, Aurelio cerca di camuffare il proprio turbamento mentre Bianca cerca in tutti modi di ritrovare la figlia persa di nuovo. La fortuna aiuta la donna che le fa incontrare nuovamente Topazio presso le suore che tanto l'avevano aiutata, e madre e figlia finalmente si avvicinano. Se da un lato le cose migliorano, dall'altro sembrano sempre andare peggio: tutti i tentativi che sono stati fatti per cercare di far riconciliare Topazio e Gianluigi sono stati vani perché il ragazzo continua a rinnegare il figlio di Topazio ed, anzi, arriva addirittura a far annullare il suo matrimonio con lei;
Aurelio continua a considerare solo Gianluigi come proprio figlio, continuando a mostrare indifferenza nei riguardi di Topazio che infatti fa promettere alla madre di non rivelare nulla in famiglia circa la propria imminente operazioni agli occhi, concordata con il Dr. Andrade che la visitò tempo prima. Così fu: Daniele Andrade opera Topazio, le restituisce la vista, e, mosso da un profondo sentimento, la porta a casa propria perché la propria madre le potesse insegnare a leggere e scrivere. Durante la sua assenza da casa, la signora Bianca aveva preso l'abitudine di prendere con sé il nipote Maurizio e di portarlo in casa Sandoval per riuscire a incidere la dura scorza del marito; riesce nell'intento proprio un giorno in cui Topazio rincasa in anticipo e non trova il bambino: da quel giorno a Bianca sarà concesso di vedere il bambino solo presso l'alloggio di Topazio e non altrove. Aurelio si era però abituato a trovare il nipotino in casa propria e, pur cercando di mascherare l'affetto che provava, va a cercare Topazio dicendole di lasciare che il bambino frequentasse la sua casa; l'uomo era convinto che la figlia fosse ancora cieca così, pur usando parole dure, si sorprende e viene sorpreso mentre cerca di dare un bacio al nipotino. Topazio a quel punto, gli rivela di non essere più cieca, lo chiama papà per la prima volta, lo perdona di tutto il male che le ha fatto ed accetta di frequentare la sua casa, insieme a Maurizio. Durante quei giorni pieni di emozioni, per volere di Daniele, innamorato di lei ma pronto a farsi da parte nel caso ci fossero possibilità di una riconciliazione tra Topazio ed il suo amico, si ritrova impiegata presso lo stesso ospedale dove lavora Gianluigi, ora fidanzato con la fredda Valeria, figlia del Prof. Rangel, un chirurgo plastico con il quale Gianluigi stringe una forte collaborazione. Il caso vuole, poi, che Gianluigi conosca Maurizio, finito in ospedale dopo un banale incidente domestico e soccorso proprio dal giovane; la curiosità lo spinge a cercare segni di somiglianza nel bambino. Le cose sembrano migliorare leggermente quando si ripresenta in città Martino Buitriaco, vecchio amico del padre di Valeria ed ospitato, all'insaputa di tutti, proprio in casa della stessa. Martino, che sa che ora Topazio ha recuperato la vista, vuole operarsi al volto nonostante il parere contrario del medico; nel frattempo, pensa bene di reclamare la paternità di Maurizio, provocando un brusco dietro-front nell'atteggiamento di Gianluigi, che stava quasi convincendosi che quel bambino potesse essere figlio suo. Topazio, amareggiata, si fidanza ufficialmente con Daniele e contrasta con tutte le sue forze tutti gli attacchi di Martino che, dopo l'operazione, portata brillantemente a termine proprio da Gianluigi, per il sopravvenuto malore del padre di Valeria, sembra riprendersi a perfezione quando un nuovo, devastante infarto, gli fa capire che la sua vita è giunta a termine; chiede, quindi, un colloquio con Gianluigi, al quale rivela che quella notte di cui Topazio non ricorda nulla, lui non violò in alcun modo Topazio, con la conseguenza che il figlio della ragazza era anche suo figlio. Gianluigi, in preda ai sensi di colpa, ora vuole a tutti i costi riconquistare Topazio e ricominciare con lei e con il figlio una nuova vita insieme; Topazio non vuole, però, perché è ormai fidanzata con Daniele, che non ama ma verso il quale nutre una profonda gratitudine. Gianluigi comincia a frequentare il figlio all'insaputa di Topazio e con la complicità dei familiari e di Domitilla, affezionandosi sempre di più al bambino e soffrendo profondamente per la separazione da lui e da Topazio. Anche Topazio soffre per la lontananza dal suo amato ma non riesce a lasciare il giusto e buono Daniele, l'unica persona che le ha donato un amore incondizionato;
RispondiEliminarimane, inoltre, profondamente turbato nello scoprire che Gianluigi ha frequentato Maurizio perché questo voleva dire che farlo soffrire, portandoglielo via. Nel frattempo è tutto pronto per il matrimonio di Topazio e Daniele, manca solo la firma di Gianluigi su un documento; Gianluigi, però, preso dai sensi di colpa, dopo aver dato il definitivo addio a Topazio ed al bambino e poco prima di firmare, ha un malore che lo rende cieco. Tornato a casa, assistito da Laura e dalla zia Edda, ascolta una discussione tra quest'ultima e Valeria, dove apprende che Valeria, con l'aiuto della stessa Edda, è stata complice di Martino Buitriaco dal primo all'ultimo giorno. Dopo aver cacciato la sua ex fidanzata, che per la rabbia romperà una foto di Topazio e del figlio,e rattristato anche dalla tragica fine della cugina Jolanda(avvelenatasi forse inconsapevolmente con dei calmanti che assumeva per sopportare il dolore della perdita di Ennio e il male che la madre le infliggeva da sempre) decide di rifugiarsi in campagna, in compagnia soltanto di Laura e dei ricordi che quei luoghi suscitavano in lui, ma confortato anche dalla presenza di Giuliano e della famiglia del fattore. Nel frattempo Daniele assiste, non visto, ad un pianto di Topazio e improvvisamente capisce che lei è ancora innamorata di Gianluigi; la lascia libera, quindi, di tornare da lui e di formare con lui una nuova famiglia. Topazio, impaziente di ritornare con il suo amato, torna in campagna, si chiarisce con Gianluigi, fugando tutti i suoi sensi si colpa e facendo in modo di far guarire la cecità di Gianluigi, dovuta proprio al peso che si portava dietro a causa degli sbagli compiuti. Topazio e Gianluigi, quindi, si sposano nuovamente e partono felici per la luna di miele; giunti a Caracas, all'insaputa di Topazio, Gianluigi si recherà personalmente a casa di Daniele Andrade per ringraziarlo del nobile gesto che ha compiuto per farli riconciliare.
RispondiElimina